La Costa degli Ulivi si è vista costretta, ogni anno, ad impugnare i provvedimenti del Comune.
Anche per l’anno in corso, 2022, il Comune ha negato il rinnovo dell’autorizzazione insistendo, ancora una volta, nel pretendere l’assoggettamento del montaggio trimestrale delle cabine a previo permesso di costruire.
Peraltro sulla vicenda è intervenuto di recente, dapprima il legislatore statale con Decreto Legge n. 76 del 2020, e successivamente il legislatore regionale con Legge n. 23 del 2021, legge statale e legge regionale nelle quali si stabilisce che le “opere stagionali”, destinate ad essere rimosse al cessare delle stagioni, sono ricomprese nell’ambito dell’edilizia libera, vale a dire che non sono assoggettate a nessun previo provvedimento amministrativo. In tal senso si è pronunziato il TAR con la sentenza sopra indicata, nella quale si fa presente che le cabine montate per i tre mesi della stagione balneare e smontate alla scadenza, sono classificabili come opere stagionali cosicché non sussistono i presupposti per chiedere il permesso di costruire.
E’ da tenere presente che sebbene sia conclusiva di un giudizio proposto soltanto dalla Costa degli ulivi, la sentenza esprime un principio applicabile a tutti gli stabilimenti balneari.